Ci è toccato in sorte di vivere in un’epoca contrassegnata dalla smania di accelerare esasperatamente i tempi dei rapporti umani, sociali ed economici.
Viviamo l’età dei fast food, che ci sta privando anche del piacere della corretta degustazione. In questa folle rincorsa appare incombente, come non mai, il rischio di svilire la nostra stessa “umanità”.
In questo affannoso rincorrere una realtà sempre più inafferrabile, le manifestazioni di “frantoi aperti” vogliono costituire un’occasione per recuperare spazi, gusti, tempi e sapori della tradizione. Di quella tradizione che è frutto di un impasto sapiente ed unico di esperienza contadina e di una “saggezza” sedimentatasi, nei secoli, nella coscienza individuale e collettiva delle nostre popolazioni. Frantoi aperti intende riscoprire le radici di questa storia nobile che un presente caotico e superficiale minaccia di inaridire. La salvaguardia di quelle radici costituisce l’unico antidoto contro le tossine della superficialità, del cattivo gusto, della perdita della memoria.
Frantoi aperti intende scandagliare nel profondo la nostra tradizione più autentica, cercando di recuperare anche quell’esperienza di vita essenzialmente comunitaria che era proprio dei nostri avi ma che ora l’individualismo sempre più egoistico e narcisistico va inesorabilmente mortificando. Ci conforta perciò vedere entusiasti protagonisti dell’organizzazione delle manifestazioni: l’associazionismo locale, i singoli, le famiglie, gli operatori economici: l’intera Comunità.
Sono questi degli ottimi motivi per impegnarci, come facciamo, per preparare l’evento. Ve ne sono altri, ugualmente importanti: la valorizzazione delle nostre produzioni tipiche, la promozione del territorio… Ma il recupero della memoria e dei nostri valori più autentici ci pare da sè sufficiente a giustificare tutto il nostro impegno.
Un ringraziamento sentito rivolgiamo alle Istituzioni che si sono mostrate solidali nell’organizzazione di questa nuova edizione di “Frantoi Aperti in Valle Roveto”. In particolare: la Comunità Montana Valle Roveto,che da tempo si è impegnata, con passione e convinzione, in un programma di valorizzazione dell’olivicoltura locale; e l’ARSSA che, allo stesso modo ritienento l’olivicoltura un elemento caratterizzante e distintivo dell’economia della Valle Roveto.
Dott. Carlo Rossi